Roberto Cardone
impressioni, ricordi, programmi.
La
mostra di Grado, si avvia a un conclamato successo di pubblico. Questo risultato
era nelle sue aspettative?
Devo dire che lo speravo: come
lei sa Grado con le sue lagune, le barche, i pescatori, è la mia prima
ispirazione. È stata una grande soddisfazione per me toccare con mano quanto la
mia pittura sia apprezzata proprio dalla gente di Grado, dai giovani come dagli
anziani, e
naturalmente dai tanti turisti
presenti nell’Isola d’Oro.
Lei
è un artista molto selettivo nelle sue scelte espositive, e ogni sua mostra è un
evento irripetibile. Quale motivazione
la
spinge ad accettare un invito piuttosto che un altro?
Tendo a dare la preferenza ai
luoghi che abbiano un particolare significato, che siano legati in qualche modo
alla mia vita. Così è stato per le mostre di Londra, New York, Venezia, Trieste
ed infine Grado.
Quale è il significato che lei attribuisce al titolo della sua mostra "L'uomo,
il sogno e l'acqua"?
L’uomo è sempre presente nella
mia pittura, nei pescatori, negli oggetti, negli orizzonti che sono trasformati
e letti attraverso la lente del sogno, o meglio del reale sognato. Infine,
l’uomo e il mondo, tutto è circondato, avvolto dall’acqua che io intendo come l’
Alma Mater, il principio e la fine di ogni cosa.
Sappiamo che la pittura non è sempre stata la sua unica attività, quando si è
scoperto pittore?
Dipingo da ragazzo, ho sempre
dipinto. Sono stato a bottega da un vecchio pittore, ho studiato la tecnica
dell’affresco a Milano, e ho dipinto in ogni momento libero. Mi sono potuto
dedicare però a tempo pieno alla mia passione solo quando ho deciso di terminare
la mia attività professionale che era piuttosto lontana dal mondo dell’arte.
Perché il mare? Quale significato gli dona?
Io amo il mare. Quest’amore mi
viene dall’infanzia, dalle tradizioni di famiglia, dai ricordi dell’adolescenza,
quando andavo per mare con i pescatori. Ricordo ancora gli odori del pesce, il
salso delle reti, il profumo della polenta buttata sulla griglia assieme a
qualche sarda appena pescata… Per questo dipingo i pescatori, fanno parte della
mia vita, sono essi stessi il mare.
Che
significa dipingere per passione? Ha mai rinunciato a qualcosa per la pittura?
Dipingere per passione significa
non essere legato a nessuno, dipingere seguendo l’estro del momento, quando mi
piace e solo quando ne
sento l’impulso. Non so se ho
rinunciato mai a qualcosa: rinunciare significa avere rimpianti, e io non ne ho.
Indubbiamente i suoi lavori sono molto apprezzati dal pubblico. Si è mai
lasciato tentare dalle lusinghe del mercato?
Certo, qualche volta sono stato
tentato, se non altro per il piacere di misurarmi con gli altri, per il piacere
della sfida. Mi sento però troppo
libero e credo non riuscirei ad
essere più me stesso se lavorassi solo per ragioni di mercato.
Chi
sono i collezionisti che comprano le sue opere?
Spero siano tutte persone che
amano, come me, non fermarsi alle apparenze di una prima lettura di superficie.
Che
significa comunicare in pittura?
Comunicare in pittura è
trasmettere sensazioni, speranze, indicare la via per raggiungere l’infinito che
abita dentro di noi. Quando qualcuno – e sono molti – mi dice che guardando un
mio quadro sente un profondo senso di pace , ebbene in quel momento sento di
aver
fatto qualcosa, di aver
comunicato qualcosa.
Lei
è anche un poeta raffinato: che differenza c’è, secondo lei, fra la
comunicazione attraverso le parole e la pittura?
Scrivere poesia è dipingere con
le parole: nelle mie poesie le parole sono i colori che creano le immagini, sono
le sensazioni, sono il vento
e la sabbia, sono le cime che
scorrono veloci tra le mani dei pescatori, sono i pesci nella rete, sono
l’infrangersi delle onde sul molo…
Sappiamo che anche l’amore per la musica gioca un ruolo nella sua creatività.
Quando dipingo ascolto sempre
musica, sono due cose inscindibili. A me piacciono le ballate irlandesi e mi
lascio spesso trasportare dalla
loro struggente malinconia.
Ascolto anche musica classica e jazz.
Quali sono i suoi progetti espositivi nel prossimo futuro?
Sono in fase di definizione altre
due grandi mostre ma, come tutti gli uomini di mare, sono superstizioso e perciò
preferisco non parlarne. |